Referendum Autonomia differenziata. L’Italia che vogliamo: dal nord al sud per uguali diritti. «salario • sanità • istruzione • pensioni»

Abbiamo depositato in Cassazione 4 milioni di firme raccolte a sostegno dei quesiti referendari abrogativi della legislazione ostile ai diritti dei lavoratori. Adesso la Cgil e la Fiom sono impegnati, insieme ad un larghissimo arco di forze politiche e sociali, a promuovere un referendum abrogativo della legge sull’Autonomia differenziata approvata recentemente dal governo Meloni.

Si tratta adesso di abrogare una pessima legge, quella sull’autonomia differenziata, che in una situazione di profonda crisi sociale ed economica del paese, anziché affrontare e rimuovere le cause che l’hanno determinata, istituzionalizza le disuguaglianze sociali mettendo a repentaglio l’esercizio dei diritti Costituzionali e rendendo strutturale le differenze oggi esistenti tra le diverse aree del paese in una logica di continua e sfrenata competizione tra gli stessi lavoratori e lavoratrici.

In particolare con l’attribuzione alle Regioni in via esclusiva di 23 materie e di centinaia di funzioni oggi appannaggio dello Stato, si punta a tagliare la spesa sociale privatizzando il diritto alla sanità, all’istruzione, alla salute e alla sicurezza deresponsabilizzando allo stesso tempo il governo su temi decisivi per i lavoratori quali la politica industriale e gli investimenti, il mercato del lavoro, le politiche energetiche ed ambientali.

Nei fatti con 20 differenti sistemi di organizzazione su base regionale di funzioni vitali per il paese, oltre a frantumare l’eguale esercizio dei diritti contenuti in Costituzione, rischiano di saltare anche la funzione solidaristica del Contratto Nazionale di Lavoro con l’obiettivo di tornare alle vecchie gabbie salariali che differenziano il salario e i diritti dei lavoratori e delle lavoratrici. Un progetto che già si intravede nella legge delega già presentata dal governo sulla contrattazione.

Per queste ragioni il disegno sull’autonomia differenziata va fermato perché mina alle radici l’integrità della Repubblica sancita dalla Costituzione Italiana, divide ancor di più il paese, indebolisce il ruolo del sindacato e dei lavoratori in quanto soggetti della trasformazione sociale.

FIRMA E FAI FIRMARE IL QUESITO REFERENDARIO ABROGATIVO DELLA LEGGE SULL’AUTONOMIA DIFFERENZIATA

AI BANCHETTI CGIL O ATTRAVERSO LA PIATTAFORMA ON LINE

https://pnri.firmereferendum.giustizia.it/referendum/open/dettaglio-open/500020

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31 luglio 2024

 

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