Siamo già a 40 ore di sciopero per conquistare il CCNL. Senza il contratto si sciopera, per la dignità del lavoro e per il futuro del Paese.
Federmeccanica-Assistal continuano ad avere un atteggiamento irresponsabile dimostrando di non voler riaprire la trattativa per rinnovare il contratto collettivo nazionale di lavoro, nonostante sia passato ormai quasi un anno dalla scadenza.
Ciò vale anche per la trattativa per il rinnovo del CCNL delle piccole e medie aziende associate ad Unionmeccanica-Confapi interrotta e mai più ripresa dal 17 marzo scorso.
Per superare l’intransigenza delle controparti, Fim, Fiom, Uilm rilanciano la mobilitazione con 8 ore di sciopero nazionale e manifestazioni regionali in tutta Italia il prossimo 20 giugno, rafforzando il blocco degli straordinari, delle flessibilità e mantenendo affisse le bandiere agli ingressi degli stabilimenti.
Il rinnovo del contratto nazionale è la risposta fondamentale per contrastare la crisi, dare stabilità e rilanciare il sistema industriale del Paese.
Rinnovare i contratti serve ad aumentare i salari, contrastare la precarietà, estendere i diritti e rafforzare la sicurezza sul lavoro, evitando le morti e garantendo così un lavoro sicuro e i diritti in tutto il sistema degli appalti.
Le metalmeccaniche e i metalmeccanici, uniti per riconquistare il tavolo di trattativa, non si fermeranno finché non sarà riaperto il negoziato e raggiunto un accordo, a partire dalla piattaforma approvata democraticamente dai lavoratori e dalle lavoratrici.
Il 20 giugno prossimo, scioperiamo tutte e tutti, svuotando le fabbriche e riempiendo le piazze, per rinnovare i CCNL e dare dignità al lavoro.