Sesto San Giovanni, 10 dicembre 2013
Fiat Arese, licenziamento per 79 lavoratori. Mirco Rota (Fiom): "Regione Lombardia e assessore Aprea assenti ingiustificati"
Si è chiusa con un mancato accordo la procedura di licenziamento dei 79 lavoratori della ex Alfa di Arese. "Duole constatare il disinteresse assoluto rispetto alla vicenda della Regione Lombardia, in particolare
dell'assessore al Lavoro Valentina Aprea, che si era impegnata a convocare un tavolo per discutere la situazione dei 70 lavoratori della Fiat e a trovare soluzioni alternative al licenziamento. I lavoratori si sarebbero potuti riallocare infatti in altri stabilimenti produttivi", sostiene il segretario della Fiom Cgil Lombardia Mirco Rota.
"In altri stabilimenti della provincia di Milano, come Corbetta, l'azienda fa ricorso agli straordinari o ricorre a lavoratori interinali per coprire cicli produttivi in eccedenza, quindi si poteva intervenire diversamente per affrontare questa vertenza", afferma Rota.
"La responsabilità del licenziamento è da attribuire anche alla palese assenza del governo regionale. Il mancato accordo è frutto della volontà di Fiat, che non trova opposizione da parte delle istituzioni, ma anche dell'impegno che è venuto meno da parte della Regione Lombardia”, ribadisce il segretario generale delle tute blu.
"Come Fiom avevamo chiesto un impegno congiunto per dare un diverso impiego all'interno dei siti produttivi del gruppo ai lavoratori, un impegno che è venuto meno, proprio per il disinteresse sulla vicenda dell'ex Alfa da parte degli organi preposti, in particolare a livello regionale, che si sono eclissati, lasciando campo libero alla Fiat", conclude Rota.