Le politiche industriali di Leonardo-Finmeccanica
Continua ininterrottamente la politica di dismissioni di Leonardo/Finmeccanica , una politica industriale caratterizzata dalle cessioni , esternalizzazioni. In questo contesto si inserisce la scelta di cedere FATA LOGISTIC.
Si tratta dell’ennesima operazione senza una logica industriale volta a restringere sempre di più il perimetro delle attività e finalizzata esclusivamente a fare cassa a causa del debito e della mancata ricapitalizzazione.
Una operazione priva di logica perché Leonardo non mette in discussione l’intero settore della logistica, ma quella parte che in passato era già stata oggetto di esternalizzazioni, in particolare verso SIMAV.
Inoltre risulta strumentale dichiarare che non vi saranno problemi occupazionali in un settore nel quale i 2/3 degli addetti sono costituiti da lavoratori assunti con contratti di somministrazione e in subappalto ( cooperative ). Leonardo/ Finmeccanica nel corso degli anni, ha contribuito in maniera rilevante a far crescere la precarietà.
Lo abbiamo denunciato più volte , si tratta di una politica nella quale la responsabilità sociale d’impresa è del tutto assente . Con la complicità del Ministero dell’Economia che rappresenta l’azionista di riferimento di Leonardo , si viola uno dei principi fondanti della Costituzione della Repubblica Italiana ( art.41 ) .
Se aggiungiamo a queste scelte le politiche attuate in materia di appalti si rende necessaria una riflessione che non è più possibile eludere.
Leonardo/Finmeccanica sta condizionando pesantemente la trattativa per il rinnovo del contratto nazionale. Infatti le posizioni espresse da Federmeccanica ( dettate da Leonardo ) confermano la volontà di non avere vincoli nei cambi appalto, a partire dalla cosiddetta clausola sociale che dovrebbe garantire la stabilità occupazionale.
La questione della tutela dei diritti nei casi di cambio appalto diventa una questione dirimente per le sue implicazioni sociali e occupazionali. Una questione che le organizzazioni sindacali devono affrontare nuovamente riaprendo urgentemente un tavolo di confronto con Leonardo/Finmeccanica.
Lo chiediamo per i lavoratori di SIMAV, per le loro prospettive occupazionali e per la difficile situazione aziendale , consapevoli che tale richiesta debba essere estesa a tutti i lavoratori coinvolti nel settore degli appalti.
Nella situazione di SIMAV , le responsabilità maggiori ricadono su Leonardo/Finmeccanica per aver praticato le gare al massimo ribasso che hanno determinato la perdita di numerosi appalti e per la posizione debitoria di Finmeccanica nei confronti di SIMAV, una posizione che non è più tollerabile.
Segnaliamo nuovamente che le gare al massimo ribasso hanno prodotto il duplice effetto di un peggioramento delle prospettive occupazionali e dei diritti dei lavoratori coinvolti e un drastico peggioramento della qualità dei servizi forniti ( con particolare riferimento alle attività ad alto contenuto professionale ).
Leonardo deve dichiarare la propria disponibilità ad un confronto che preveda:
1 Le garanzie occupazionali nel caso di cambio d’appalto, dovrà essere estesa a tutti i lavoratori di Simav (anche a quelli sprovvisti della clausola di salvaguardia).
2 La non applicazione del JOBS ACT da parte delle aziende che acquisiranno gli appalti.
3 Il mantenimento del CCNL di lavoro del settore metalmeccanico, sottoscritto da Federmeccanica-Assistal.
4 Il mantenimento di tutte le condizioni normative/economiche, così come previsto dall’art. 2112 del Codice Civile, per tutti i lavoratori di Simav.
5 Visto il fallimento del processo di esternalizzazione in SIMAV auspichiamo che a livello nazionale si persegua prioritariamente la riassunzione in Finmeccanica di tutti i lavoratori con le clausole di salvaguardia (che per le aziende di Leonardo sono gestori delle attività nelle stesse condizioni dei lavoratori che sono passati in LGS ).
In subordine comunque è fondamentale il mantenimento da parte di Leonardo degli impegni presi con i lavoratori con le clausole di salvaguardia , impegni sottoscriti negli accordi sindacali relativi alle esternalizzazioni.
Pertanto in relazione alla già difficile situazione di SIMAV per le possibili ricadute occupazionali e per i sacrifici economici che i lavoratori dovranno affrontare in termini di riduzione del costo del lavoro, rinnoviamo l’appello alle organizzazioni sindacali nazionali FIM-FIOM e UILM , alle RSU di Leonardo/Finmeccanica per riprendere la trattativa sugli appalti .
In questo scenario le RSU di SIMAV non sono più disponibili ad attendere e programmeranno in tutti i siti iniziative di lotta per contrastare le politiche industriali di Leonardo Finmeccanica.
17 Ottobre 2016 RSU di SIMAV Nerviano
RSU di SIMAV Fusaro
RSU di SIMAV Grottaglie
RSU di SIMAV FIM Pomigliano
RSU di SIMAV Torino Caselle
RSU di SIMAV Foggia
RSU di SIMAV Latina e Pomezia