Sull'esito del coordinamento del 4 aprile u.s., abbiamo già ampiamente riferito nelle assemblee e successivamente con apposito comunicato stampa.
Per completezza di informazioni, riportiamo il dettaglio delle risposte che Candy Hoover Group ha voluto dare alle osservazioni che il coordinamento sindacale ha promosso nei confronti del documento presentato dall'azienda in data 26 aprile 2013.
Per maggiore comprensione:
- in corsivo il documento originale testuale presentato dall'azienda il 26 aprile;
- in neretto le osservazioni del coordinamento sindacale, fornite in pari data;
- in blu, quanto replicato dall'azienda nella riunione del 4 aprile 2013.
DOCUMENTO ILLUSTRATIVO CONSEGNATO DALL'AZIENDA ALLE OO.SS.
A fronte della difficile situazione economica e di mercato in essere ormai da alcuni anni e per la quale l'azienda non prevede, nei prossimi anni, un miglioramento sostanziale, l'azienda sottopone alle OO.SS. un piano di intervento, finalizzato alla realizzazione di interventi strutturali che ritiene indispensabili azionare per far fronte alla crisi perdurante.
In occasione del recente incontro informativo sono stati rappresentate alle OO.SS. e alle RSU le motivazioni e le cause che hanno determinato la situazione di crisi in cui l'azienda versa, nonché l'impegno e la determinazione che la stessa intende mettere nella ricerca di soluzioni adeguate.
Tali cause sono da ricercare, oltre al notevole calo dei consumi di elettrodomestici in corso dal 2009, alla crescente perdita di competitività sul costo del prodotto e di trasformazione.
Allo scopo di avviare il confronto con le OO.SS. e la RSU l'azienda ha sviluppato un elenco di punti programmatici da sottoporre alle stesse OO.SS. e alla RSU (piano aziendale) che unitariamente lo formano.
Il coordinamento ha chiesto all'azienda di condividere due obiettivi preliminari:
- la definizione di un piano industriale di durata pluriennale;
- l'annullamento degli esuberi per il tramite di azioni e strumenti concordati.
Candy Hoover Group si è detta disponibile alla realizzazione di un piano industriale pluriennale, ma con un'accezione rivolta all'intero gruppo (più che al sito di Brugherio) che sia in grado di “governare” gli esuberi dichiarati e incrementati a 266 (ai 146 residui di Santa Maria Hoè, si aggiungono i nuovi 120 di Brugherio, tutti di produzione) ma non di annullarli.
Il piano aziendale prevede:
Abbiamo chiesto di dettagliare gli attuali progetti di ricerca e sviluppo e di estendere la centralità strategica anche alle diverse mansioni impiegatizie presenti a Brugherio, non menzionate dall'azienda.
L'azienda si è detta disponibile ad esplicitare le specifiche del piano industriale, dettagliando i vari progetti di ricerca e sviluppo.
Per quanto concerne le mansioni impiegatizie, Candy Hoover Group ha dichiarato che il controllo delle funzioni rimarrà a Brugherio, mentre l'esecuzione delle stesse funzioni potrà anche essere decentrata all'estero.
Il coordinamento ha evidenziato come anche le attività produttive di Brugherio debbono essere ritenute centrali e strategiche; inoltre, abbiamo chiesto di salvaguardare l'esclusiva delle produzioni del washer dryer a Brugherio.
Per quanto concerne l'area geografica dei mercati di riferimento abbiamo chiesto di riprendere quanto convenuto nell’accordo del 27 luglio 2011, in cui si fa riferimento all’Europa occidentale.
L'azienda ribadisce che le produzioni nel sito brianzolo non sono strategiche, semmai funzionali, entro livelli di competitività, oggi assolti dalla prossimità geografica (Europa del sud) che abbattono i costi logistici.
Per quanto concerne la lavasciugatrice (prodotto in ascesa nei mercati del nord Europa), Candy Hoover Group ha dichiarato l'intenzione di mantenere le produzioni a Brugherio, qualora le richieste di mercato rimangano costanti (circa 110.000 pezzi all'anno). In caso di sensibile incremento di mercato, tale da prevedere un investimento significativo, lo stesso potrà essere realizzato nello stabilimento ubicato in Cina.
Riteniamo questo punto la spina dorsale della possibile intesa !
Abbiamo chiesto di riaprire il confronto in ordine a:
- Volumi produttivi minimi,
- produzioni diversificate per qualità di prodotto,
- realizzazione nel sito di Brugherio delle produzioni aggiuntive derivanti da oscillazioni positive dei mercati di riferimento.
Al fine di ridurre l'impatto della CIGO, per il solo 2013, l'azienda dirotterà una commessa dalla Germania, così da produrre 485.000 pezzi.
Nel 2014 e per i prossimi 3-4 anni, le produzioni si assesteranno a 450.000 pezzi, in quanto l'azienda stima che in tale lasso di tempo non cambieranno né il dimensionamento di mercato, né il bacino geografico servito dal sito di Brugherio.
Immaginando una fabbrica settata con organizzazione “flat”, a turno unico giornaliero, si genererà un abbassamento dei costi fissi e generali, rendendo lo stabilimento sostenibile anche a 450.000 pezzi.
La disponibilità ad effettuare investimenti destinati allo stabilimento di Brugherio e finalizzati alla integrazione di attività produttive nell'ambito della lavorazione delle plastiche e che prevedono l'impiego di circa 25 lavoratori, nonostante l'antieconomicità di tale investimento.
Riteniamo utile aprire un confronto tecnico su tempi di attuazione, compatibilità economiche, aspetti organizzativi degli investimenti.
Le postazioni lavorative derivanti da tutte le attività potenzialmente “internalizzabili” nel sito di Brugherio (lavorazioni delle plastiche, areografie, flange, cablaggi, assemblaggio dei cruscotti...), sono da considerare aggiuntive a quelle previste dall'intesa del 27 luglio 2011, nonché Full Time Equivalent, ovvero incrementabili in caso di ricorso al Contratto di Solidarietà.
Candy Hoover Group stima che la verticalizzazione dello stabilimento possa creare 30 nuove postazioni di lavoro, non incrementabili in caso di ricorso al CdS.
Per quanto concerne i cablaggi, l'opzione di rientro non è giudicata realizzabile, in quanto gli attuali costi del lavoro connessi a tale lavorazione (effettuata all'estero) sono molto inferiori a quelli della manodopera di Brugherio.
Le 35 unità devono essere considerate Full Time Equivalent, quindi incrementabili in caso di ricorso al contratto di solidarietà.
Come sopra, l'azienda si è detta contraria ad ipotesi di incremento in caso di ricorso al CdS, confermando l'impegno a ricollocare a Brugherio 35 unità sulle linee di produzione.
Come sopra, le 25 unità devono essere considerate Full Time Equivalent, cioè incrementabili in caso di ricorso al contratto di solidarietà.
Occorre inoltre considerare le indicazioni del medico di fabbrica sul limite massimo di 4 ore lavorative continuative nell’assemblaggio degli oblò.
La lavorazione sarà industrializzata in linea oppurein un reparto di pre-montaggio dedicato ?
Anche su questo punto, Candy Hoover Group si è detta indisponibile all'incremento delle unità previste (in caso di ricorso al CdS).
Il componente oblò sarà industrializzato “in linea”, con rotazione delle mansioni, superando le prescrizioni poste dal medico aziendale, rendendo possibile la permanenza in turno di lavoro anche a 8 ore.
Lo spostamento anticipato del montaggio del componente oblò da Santa Maria Hoé a Brugherio deve essere valutata in ordine a diversi fattori, tra cui:
- il differenziale economico tra i trattamenti di CdS e CIGS, di cui deve farsi carico l'azienda;
- il riconoscimento della CIGS per cessazione totale di attività dell’azienda e l'incremento degli importi definiti a titolo di incentivo all'esodo, per i dipendenti non occupabili su Brugherio;
- la ricerca di sbocchi occupazionali aggiuntivi nell'area oblò a Brugherio, anche mediante l’attivazione di un Contratto di solidarietà.
L'azienda ha offerto una disponibilità di massima
lla compensazione tra i diversi trattamenti economici di CIGS e CdS.
Il ricorso al Contratto di Solidarietà per lo stabilimento di Brugherio, utilizzabile con modalità diverse (percentuali di riduzione) a seconda delle aree e dei reparti coinvolti, deve avere l'obiettivo condiviso dell'azzeramento degli esuberi.
Candy Hoover Group ha ridefinito il piano degli esuberi strutturali:
ai 146 residui di Bessel (in origine erano 202) di cui 51 trasferibili a Brugherio, si aggiungono 120 eccedenze Candy.
I nuovi esuberi sono il frutto della stabilizzazione dei volumi a 450.000 pezzi più l'allocazione degli oblò a Brugherio, cui corrisponde un fabbisogno di manodopera pari a 340 unità full time equivalent (contro i 490 attuali).
Si arriva ai 120 esuberi in considerazione della creazione delle 30 postazioni aggiuntive
Gli interventi migliorativi sulla produttività, per essere tali, devono essere accompagnati da adeguati investimenti tecnologici.
Tali interventi, accompagnati a quelli in essere sulla qualità, pongono le basi per una ridiscussione complessiva del contratto integrativo aziendale.
L'azienda si è detta disponibile ad aprire un confronto.
La CIGO, eventualmente attivata nel periodo di confronto sindacale, deve essere adeguatamente integrata dall'azienda.
In caso di accordo complessivo su tutti i punti sopra descritti, l’utilizzo della CIGO per l'anno 2013 (stimato dalla direzione aziendale in almeno 16 settimane), si ridurrebbe fino ad essere sostituito dal Contratto di Solidarietà.
Su questo punto non c'è stata una risposta esplicita, anche se la posizione di Candy Hoover Group potrebbe essere quella di una generica disponibilità, al pari di quanto dichiarato al punto 7.
COORDINAMENTO SINDACALE CANDY HOOVER GROUP