Sesto San Giovanni, 17 aprile 2013
Domani, 18 aprile, a Brescia sciopero di 8 ore con manifestazione promossa dalla Cgil con corteo dei lavoratori di tutte le categorie e dei pensionati. Partecipano anche i metalmeccanici
lombardi. Nei territori Bergamo e Lecco sciopero di 8 ore così come nelle principali aziende metalmeccaniche di Mantova e Cremona. Tutti gli altri territori della Lombardia saranno presenti con delegazioni, Rsu e lavoratori di diverse aziende.
A Brescia il corteo dei meccanici partirà da via Volturno (presso portinerie Om Iveco) alle 9.30 e si concluderà in piazza della Loggia con comizio finale del segretario nazionale Fiom Cgil Maurizio Landini.
Sempre domani a Vigevano sciopero di 4 ore e manifestazione con presidio dei metalmeccanici pavesi dalle 9,30 in Viale Giuseppe Mazzini, 34.
Sciopereranno invece lunedì 22 aprile per 4 ore i territori di Busto Arsizio, Monza e Brianza e Milano. A Busto Arsizio presidio dalle 14 all'Univa. In Brianza presidio davanti alla Confindustria di Monza. A Milano presidi di zona dalle 9,30. Sempione: a Pregnana, davanti alla Fpt, via dell’Industria, 15. Sesto: a Cassina de Pecchi, davanti alla
Jabil/Nsn, Padana superiore Km 158. Sud: a San Donato, davanti alla Cofermetal,
Via Buozzi, 6/8. Il 23 invece sciopero di 4 ore a Lodi con presidio davanti ad Assolodi.
“Lo sciopero di domani è un'iniziativa estremamente importante perché cerca di dare una risposta a tutti i problemi che si stanno abbattendo sui lavoratori, dalla crisi al fatto che le aziende non rispettano gli accordi, sviluppando la pratica del ricatti – dice Mirco Rota, segretario generale Fiom Cgil Lombardia. - Inoltre mette insieme le difficoltà di tutte le categorie con l'obiettivo di uscire da questa difficile situazione. La mobilitazione di domani è stata indetta per chiedere delle risposte adeguate alle imprese e perché si ponga fine sia alla disdetta degli accordi sindacali sia agli accordi separati. La crisi che stanno attraversando non solo i metalmeccanici ma anche i lavoratori di altre categorie ha bisogno dell'intervento concreto delle istituzioni. Più che i patti servono fatti e concretezza”.